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P.Flor. II 259 Data esatta
Edizione P.Flor. II 259

P.Flor.259r.jpg
P.Flor.259r.jpg P.Flor.259r.jpg (1)


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Inventario ?
Tipologia: Documentario
Luogo di conservazione Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana
Luogo di provenienza Theadelphia
Materiale Papiro
Contenuto recto testo documentario
Contenuto verso
Datazione III 2 d.C.
Data 249-268 d.C.
Numero dei frammenti 1
Dimensioni cm 11,5 x 19
Contenuto Corrispondenza heroniniana - Lettera di Timaios a Heroninos
Note Il papiro fa parte di un gruppo di testi trovati in una cassa di una casa dell’antica Theadelphia (Harît) e poi messi sul mercato antiquario, che restituiscono la corrispondenza di Heroninos. La maggior parte di questi testi, come si legge in P.Flor. II, p. 41, fu acquistata in più riprese, tra il 1901 e il 1904, da E. Schiaparelli, E. Breccia e G. Vitelli per essere poi pubblicata tra i P.Flor. (II 118-277).

Nel margine sinistro, contro le fibre, si conservano due versi dell’Iliade (II 1-2), vergati dalla stessa mano che scrive anche la lettera, quella del mittente Timaios. La citazione omerica, come suggerisce la ripetizione dell’incipit del secondo verso (εὗδον παννυχί, “hanno dormito tutta la notte”), avrebbe la funzione di ironizzare sull’inerzia di Heroninos e del suo ufficio e di sollecitarne il lavoro.

La lettera è priva di data. Essa deve comunque risalire a un anno tra il 249 e il 268 d.C., poiché è a questi anni che si riferisce l’intera corrispondenza heroniniana (cfr. D.W. Rathbone, “Economic Rationalism and rural Society in Third-century A.D. Egypt. The Heroninos archive and the Appianus estate”, Cambridge 1991, pp. 420-424; vd. anche p. 312, con traduzione dei rr. 3-10).;;

Bibliografia: MP3 623; Allen, Sutton, West w08; W. Schubart (a cura di), “Ein Jahrtausend am Nil. Briefe aus dem Altertum”, Berlin 1923, pp. 113-114, nr. 84 (con traduzione [= BL II.2 59]); P. Collart, “Les papyrus de l’Iliade”, in RPh III Ser. 6, 1932, p. 328, nr. 286; G. Messeri in G. Cavallo, E. Crisci, G. Messeri, R. Pintaudi (a cura di), “Scrivere libri e documenti nel mondo antico. Mostra di papiri della Biblioteca Medicea Laurenziana, Firenze, 25 agosto - 25 settembre 1998” (Pap.Flor. XXX), Firenze 1998, pp. 208-209, nr. 136 (con riproduzione fotografica, Tav. CXXVI [= BL XI 80]); P. van Minnen, “Boorish or Bookish? Literature in Egyptian Villages in the Fayum in the Graeco-Roman Period”, in JJP XXVIII, 1998, p. 180; D. Collins, “The Magic of Homeric Verses”, in CPh CIII/3, 2008, pp. 227-228 (con traduzione della lettera e del testo omerico); J.-L. Fournet, “Homère et les papyrus non littéraires: le poète dans le contexte de ses lecteurs”, in G. Bastianini, A. Casanova (a cura di), “I papiri omerici. Atti del Convegno Internazionale di Studi. Firenze, 9-10 giugno 2011” (Studi e Testi di Papirologia N.S. 14), Firenze 2012, p. 158 (con riproduzione fotografica, pl. XI).

Prima riproduzione fotografica in P.Flor. II, p. 226. Riproduzioni fotografiche parziali in C.H. Roberts, “Greek Literary Hands 350 B.C. - A.D. 400”, Oxford 1956, pl. 22d; P. Comfort, “Encountering the Manuscripts. An Introduction to New Testament Paleography & Textual Criticism”, Nashville 2005, p. 190. Una riproduzione dei rr. 10-12 e della parola ἱπποκορυσταί nel r. 1 del margine in W. Schubart (a cura di), “Griechische Paläographie”, München 1925, p. 150, Abb. 115, che individuava nel papiro tre mani diverse.
Ulteriori informazioni:
Papyri.info
Trismegistos
LDAB
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